martedì 1 dicembre 2009

Sindrome di Morgagni-Adams-Stokes

Quadro clinico transitorio di improvvisa debolezza o perdita di coscienza (sincope), con o senza convulsioni, correlato ad una condizione di temporanea ischemia cerebrale (cessazione provvisoria di apporto di sangue al cervello) che trova la sua causa più frequente in una asistolia cardiaca (condizione che si può sviluppare nel corso di alcune aritmie, come per esempio nel blocco atrioventricolare severo o completo e nella malattia del nodo del seno), ma anche nella fibrillazione ventricolare, nella tachicardia ventricolare protratta a frequenza molto alta.

Dal punto di vista clinico, tutto dipende dalla durata dell'asistolia e dell'ischemia cerebrale conseguente.

- Quando un blocco AV completo provoca una bradicardia con frequenza superiore ai 30 batt/min, il paziente può non accusare alcun sintomo soggettivo a riposo, soprattutto se, a parte la lesione del tessuto di conduzione, non vi siano altri danni miocardici. In caso di compromissione miocardica associata al disturbo di conduzione oppure durante sforzi intensi, possono manifestarsi segni di bassa portata circolatoria, quali: astenia, dispnea e/o angor.

- Per frequenze inferiori ai 30 battiti al minuto o per arresti ventricolari di durata inferiore ai 10 secondi, possono manifestarsi vertigini o lipotimie, intendendo una perdita di conoscenza non necessariamente completa e comunque non improvvisa in quanto preceduta da un complesso prodromico caratterizzato da instabilità, pallore, sudorazione fredda, senso di nausea.

- Qualora, invece, l’arresto ventricolare abbia durata superiore a 10 secondi, si manifesta la vera Sindrome di Morgagni-Adams-Stokes caratterizzata da una sincope, cioè una perdita improvvisa e completa di conoscenza, e caduta a terra.

- Qualora, nell’ambito di questa sindrome, l’arresto ventricolare si protragga oltre i 25 secondi, alla perdita di conoscenza si associano convulsioni tonico-cloniche seguite, per arresti ventricolari superiori a 45 secondi, da incontinenza sfinteriale. Se non si interviene con manovre di rianimazione cardio-respiratoria (massaggio cardiaco esterno, respirazione assistita) dopo 3-4 minuti di black-out, si verificano lesioni ischemiche irreversibili delle cellule del sistema nervoso centrale.

Altri sintomi possono essere pupille fisse (non reattive a stimoli luminosi), incontinenza, segno di Babinski bilaterale con il ripristino dei battiti cardiaci. Colpisce generalmente dopo i 40 anni, ed è correlata a malattie cerebrali ed cardiache (es. gravi aritmie).

Di solito la durata della crisi è breve, anche se può arrivare a 60 secondi ed oltre. Ma la sua comparsa consiglia l'impianto di un pacemaker, che salvaguarderà la vita del paziente. Da quando questo provvedimento è entrato nel protocollo abituale, la prognosi è totalmente cambiata, e i casi di morte sono diventati rari.

lunedì 23 novembre 2009

Distribuzione della portata cardiaca ai vari organi

Tutti i seguenti valori sono valutati a riposo:
Rene: 1.1 L/min (20% della Gittata Cardiaca)
Encefalo: 0.8 L/min (15% della GC)
Fegato: 1.25 L/min (25% della GC)
Coronarie: 0.25 L/min (5% della GC)
Rene, cervello, fegato e cuore costituiscono il 5% del peso corporeo ma ricevono il 65% della gittata cardiaca
Muscolo: 1.1 L/min (20% della GC)
Cute: 0.5 L/min (10% della GC)
Altro: 0.2 L/min (5% della GC)

Tutti i seguenti valori sono valutati in fase di esercizio fisico:
Muscolo scheletrico: 86% della Gittata Cardiaca
Rene: 4% della GC
Encefalo: 3% della GC
Coronarie: 4% della GC
Cute: 2% della GC

venerdì 13 novembre 2009

Indicatori di sviluppo - sottosviluppo

1. CRESCITA ECONOMICA E TRASFORMAZIONE
PIL; investimenti esteri diretti; investimenti fissi lordi; tasso di interesse medio; tasso di inflazione; bilancio dello stato e debito pubblico
2. OCCUPAZIONE
Tasso di disoccupazione; progetti di lavoro pubblico
3. POVERTA' E INGIUSTIZIE
Reddito pro-capite e fasce sociali di reddito; disuguaglianze sociali; distribuzione delle sovvenzioni sociali
4. FAMIGLIA E WELFARE
Edilizia residenziale sociale; accesso a infrastrutture idriche; accesso a servizi igienico-sanitari
5. SALUTE
Rapporto medici/abitanti; aspettativa di vita; tasso di natalità; malnutrizione; mortalità infantile; prevalenza di HIV, TBC e malaria; incidenza di malattie trasmissibili per via fecale-orale
6. ISTRUZIONE
Rapporto studenti/educatori; numero di laureati; tasso di analfabetismo; media degli anni di scolarità
7. COESIONE SOCIALE
Partecipazione al voto; fiducia nelle istituzioni
8. SICUREZZA
Tasso di criminalità; tasso dei reati a sfondo sessuale; incidenti stradali e sul lavoro
9. RELAZIONI INTERNAZIONALI
Operazioni di peacekeeping; rapporti diplomatici internazionali; turismo
10. BUON GOVERNO
Evasione fiscale; tasso di crescita economico; corruzione; emissioni inquinanti

Nel 1990 il Programma per lo sviluppo dell’ONU (UNDP, United Nations Development Program) per avere un quadro completo delle condizioni non solo economiche, ma anche sociali di uno Stato, ha elaborato un indicatore di sviluppo (ISU)

giovedì 5 novembre 2009

Ecografia endocoronarica

Ultrasonografia intracoronarica (ICUS) = ecografia intravascolare (IVUS) = Transvenous coronary ultrasound imaging

Esame usato complementarmente all’angiografia coronarica per ottenere maggiori informazioni sull’anatomia della parete vasale coronarica.

L'ecografia intracoronarica è una modalità di formazione d'immagini nuova per esaminare le caratteristiche endovascolari della circolazione coronaria. Questa tecnica richiede il posizionamento diretto del catetere nel segmento arterioso di interesse.

Le immagini vengono presentate come sezioni tomografiche video in tempo reale del lume interno del vaso e delle strutture perivascolari come vene e pericardio. Fondamentale è lo studio della composizione della placca che a seconda della sua ecodensità inferiore o simile all’avventizia è classificata in placca morbida, fibrosa , calcifica o mista. Questa distinzione è importante per la scelta della strategia di intervento.
Le misurazioni delle dimensioni è uno dei più grandi vantaggi dell’IVUS. Tali misurazioni sono accurate e precise e le più frequentemente utilizzate sono:

• Diametro del lume e del vaso
• Diametro percentuale di stenosi
• Area del lume
• Area percentuale di stenosi.
L’IVUS è indicata soprattutto dove esiste una discrepanza tra la presentazione angiografica e quella clinica. L’immagine IVUS è più precisa dell’angiografia nell’identificazione dell’area del lume e del grado di rimodellamento del vaso.

Eventualmente, un approccio meno invasivo si può avere usando un catetere di formazione d'immagini posto nel sistema venoso cardiaco. Dopo aver cannulizzato il seno coronario, fu visualizzata l'arteria coronaria circonflessa (Cx) dalla grande vena cardiaca (GCV), e facendo avanzare il catetere nella vena interventricolare anteriore (AIV) è stata identificata l’arteria coronaria sinistra e i suoi rami: l'arteria discendente (LAD) ed anteriore. Si ottengono così le immagini della sezione circolare dell'arteria coronaria là dove arterie e vene sono parallele le une all'altre.

Lo studio ICUS della parete coronarica non può indagare vasi molto piccoli o segmenti molto distali.

sabato 4 luglio 2009

Cardioaspirina (= aspirinetta) vs Aspirina

La cardioaspirina contiene 100 mg di acido acetilsalicilico.
L'aspirina "normale" ne contiene 500 mg (esiste anche da 300 mg).

La Cardioaspirina è un farmaco formulato in compresse film-rivestite, in modo tale che l' assorbimento sia ritardato (cosicchè è sufficiente assumerne una sola al giorno per avere comunque una copertura per tutto il giorno) e il principio attivo venga rilasciato nel piccolo intestino e non nello stomaco. Tale formulazione gastroprotettiva evita il contatto del principio attivo con la mucosa dello stomaco, riducendo il danno gastrico fatto questo che risulta utile soprattutto nelle somministrazioni protratte a lungo nel tempo.
L' aspirina invece non è film-rivestita per cui può danneggiare la mucosa gastrica (specialmente se assunta ad alte dosi o per periodi prolungati) e non è ad assorbimento ritardato (l' assunzione deve essere frazionata in tre assunzioni giornaliere per fornire una copertura delle 24 ore).

L'azione antiaggregante dell'aspirina si deve al blocco irreversibile di un enzima piastrinico (COX-1); pertanto, anche se l'emivita è breve (20 minuti), l'effetto antiaggregante dell'aspirina (diversamente dall'effetto analgesico e antinfiammatorio che svaniscono con l'eliminazione del farmaco) non è transitorio perchè le piastrine con l'enzima bloccato restano incapaci di aggregazione fino alla loro naturale distruzione (mediamente 3-4 giorni).
La cardioaspirina mantiene il suo effetto antiaggregante e analgesico per tutta la durata delle 24 ore.

Il dosaggio efficace antiggregante dell’Acido Acetilsalicilico è 75-300 mg/die.

giovedì 2 luglio 2009

Effetto batmotropo

Effetto batmotropo positivo:
- è dato da catecolamine del sistema ortosimpatico sulle cellule miocardiche
- rende il potenziale di riposo della miocardiocellula meno negativo
(le cellule del miocardio sono maggiormente eccitabili)
ciò porta ad un riduzione del periodo refrattario
e ad una riduzione della durata del potenziale d'azione
con conseguente aumento del ritmo del cuore
- è conseguentemente aritmogeno

Effetto batmotropo negativo:
- è dato dal sistema parasimpatico e dalla digitale