lunedì 13 dicembre 2010

Embriogenesi della faccia (e labio-palato-schisi)

Lo splancnocranio deriva quasi completamente dal mesenchima dei primi tre archi branchiali (sono 6 in totale). Gli archi branchiali, costituiti da blocchi di mesoderma accoppiati e verticali, si sviluppano lateroventralmente nella ragione della testa e del collo, adiacenti allo stomodeo (orifizio che diverrà poi la bocca) e all’orofaringe primitivo. Da esso originano le componenti ossee, muscolari, cartilaginee e il derma di gran parte di queste regioni.

Gli archi branchiali sono costituiti da un nucleo centrale mesodermico (cartilagine e poi osso per ossificazione diretta; vasi; muscolo; tessuto nervoso) ricoperto esternamente da ectoderma e internamente da endoderma.

Per quanto riguarda la componente ossea, il primo arco branchiale o arco mandibolare, ha una importanza principale: da esso originano il processo mascellare, da cui derivano il mascellare, l’osso zigomatico, il palatino, parte della squama del temporale e il processo mandibolare, da cui origina la mandibola, l’incudine e il martello.

- Il mascellare superiore risulta costituito da due porzioni distinte per la diversa origine embrionale: la porzione mascellare, che deriva dal processo mascellare del primo arco branchiale e la premaxilla che origina dal processo nasale mediale; la premaxilla costituirà la porzione dell’arcata alveolare comprendente il gruppo incisivo superiore e il palato primitivo.

- L’osso palatino origina dal processo mascellare; con la formazione del palato, la cavità della bocca primitiva viene suddivisa in due regioni: le cavità nasali, in alto, e la cavità della bocca definitiva, in basso, entrambe in comunicazione con la faringe.

- L’osso zigomatico deriva dal processo mascellare

Il secondo arco branchiale forma la staffa dell’orecchio medio, il processo stiloideo dell’osso temporale e la parte superiore dell’osso ioide.

Dal terzo arco branchiale originano il grande corno e la porzione inferiore del corpo dell’osso ioide.

Si ritiene che il tetto della bocca primitiva sia in gran parte di origine ectodermica, e che il pavimento sia di origine endotermica.

Il solco labiale, che separa l’abbozzo del labbro dall’abbozzo delle gengive e forma in questo modo il vestibolo della bocca.

La muscolatura di entrambe le labbra deriva dal mesoderma dell’arco ioideo e verrà innervata dal nervo faciale.

I muscoli mimici hanno origine dal secondo arco branchiale mentre i muscoli masticatori dal primo arco branchiale.

I processi palatini si fondono alla decima settimana di sviluppo, sia tra di loro che con il palato primitivo e con il setto nasale. La linea di fusione dei processi palatini resta visibile e costituisce il rafe mediano, mentre il punto d’incontro fra questa linea e il palato primitivo delimita una piccola cavità che è chiamata forame incisivo.

Il palato primitivo e la porzione anteriore del palato secondario vanno incontro a processi di ossificazione e danno origine al palato duro. La porzione posteriore del palato secondario forma il palato molle e l’ugola.

sabato 26 giugno 2010

Il retroperitoneo

Insieme delle strutture comprese tra:
- limite anteriore: peritoneo parietale posteriore
- limite posteriore: parete posteriore della cavità addominale (fascia trasversale dell’addome)
- limite superiore: diaframma
- limite inferiore: pavimento pelvico
- limiti laterali: inserzioni posteriori dei muscoli della parete addominale

Tale spazio anatomico retrosieroso è occupato da abbondante tessuto connettivo lasso e tessuto adiposo, entro il quale sono disposti:

- surreni
- reni e le loro vie escretrici
- aorta
- le arterie iliache comuni e le arterie iliache esterne
- le vene iliache e la vena cava inferiore
- i linfonodi iliaci e lomboaortici
- i vasi linfatici tributari della cisterna del Pecquet
- la porzione lombare del tronco del simpatico
- il plesso nervoso solare o plesso celiaco.

lunedì 19 aprile 2010

I filamenti intermedi

All’interno del citoplasma di ogni cellula sono contenuti i FILAMENTI INTERMEDI che sono filamenti rigidi molto resistenti alla trazione, dotati di attività statico-strutturale (costituenti il citoscheletro), connessi al plasmalemma, costituiti da caratteristiche proteine fibrose a seconda del tipo cellulare considerato:
- CITOCHERATINE (a basso e alto Peso Molecolare): caratterizzano le cellule dei tessuti epiteliali
- Filamenti di VIMENTINA: caratterizzano le cellule dei tessuti connettivi fibrillari (fibroblasti)
- Filamenti di DESMINA: uniscono le miofibrille al plasmalemma
- Filamenti di GFAP (proteina fibrillare acida delle cellule gliali): caratterizzano astrociti e cellule ependimali
- NEUROFILAMENTI che si raccolgono in strutture di ordine superiore: NEUROFIBRILLE
- Filamenti di LAMININA, che disponendosi a rete, costituiscono la LAMINA NUCLEARE